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15.04.2021: Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo: incontro tra scienziati italiani in Francia e Germania e la Ministra della Ricerca e dell’Università, Maria Cristina Messa

Le Ambasciate d’Italia a Parigi e Berlino, in occasione della quarta Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, hanno organizzato congiuntamente un workshop virtuale cui ha partecipato il Ministro della Ricerca e dell’Università, Maria Cristina Messa.

L’evento, aperto con un videomessaggio del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, è stato dedicato alla promozione e alla valorizzazione del potenziale degli scienziati Italiani che lavorano nei due Paesi e che sono – o sono stati in passato – assegnatari di finanziamenti europei (grants) tramite lo “European Research Council”.

L’incontro ha offerto l’occasione per un dinamico e partecipato confronto con i ricercatori e gli scienziati, espressione dell’eccellenza italiana all’estero, sulle principali sfide che le politiche della ricerca, a livello nazionale ed europeo, si trovano ad affrontare.

Nel suo messaggio di apertura, il Ministro degli Esteri Di Maio, nell’evocare le complesse circostanze legate all’emergenza pandemica che fanno da sfondo a questa 4° edizione della Giornata della Ricerca Italiana nel Mondo, ha posto l’accento sulla rinnovata consapevolezza dell’importanza di affrontare con efficacia le grandi sfide del futuro quali l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica. Il Ministro Di Maio ha quindi rimarcato “l’importanza del “lavoro del ricercatore”, un’attività che deve porre al centro la dimensione umana favorendone lo sviluppo con applicazioni pratiche destinate a migliorare la vita delle persone. Il Ministro ha quindi ricordato l’eccellente profilo del nostro Paese tra i principali attori internazionali della ricerca: “’l’Italia si colloca al 7° posto della classifica mondiale per numero di pubblicazioni scientifiche e all’8° posto per qualità delle pubblicazioni”.

Nel richiamare lo straordinario contributo dei ricercatori italiani ai successi della scienza a livello europeo e il forte apprezzamento di cui essi godono nella comunità scientifica internazionale, il Ministro della Ricerca e dell’Università Messa ha illustrato le grandi priorità dell’azione dell’Esecutivo in materia di ricerca. Partendo dai vantaggi derivanti dalla creazione di un apposito Dicastero dedicato a questo settore, il Ministro si è soffermato sulle opportunità create per il mondo della ricerca italiana dagli ingenti finanziamenti messi a disposizione negli anni a venire. Un ruolo chiave in tale direzione verrà dal “Recovery Fund” europeo, la cui attuazione richiederà da un lato il proseguimento del programma di riforme e dall’altro la focalizzazione sulla “ricerca di qualità”. In tale contesto, anche attraverso nuove forme di stabilizzazione e reclutamento dei ricercatori e dei docenti universitari, il Ministro ha ribadito l’impegno del Governo a dare maggiore continuità alla ricerca in Italia.

Dopo aver ricordato le numerose infrastrutture di ricerca di eccellenza del nostro paese e il loro ruolo nel quadro dei programmi europei, il Ministro ha enfatizzato l’importanza di promuovere nel contempo le relazioni sul piano bilaterale con i maggiori partner, menzionando Francia e Germania, ove già lavorano importanti comunità di ricercatori italiani.

Per l’Ambasciatrice d’Italia in Francia, Teresa Castaldo, l’iniziativa ha inteso lanciare un segnale concreto per valorizzare il sistema della ricerca italiana all’estero come elemento strategico del nostro “Sistema Paese”. “Mettere a sistema la ricchissima rete di nostri ricercatori in Paesi, come la Francia, che rappresentano il cuore del nostro continente, e misurarci e collaborare su un piano di parità con Paesi che costituiscono nostri partner naturali” rappresentano sfide cruciali per il nostro sistema di ricerca e per la nostra diplomazia scientifica. Sfide che il Sistema istituzionale in Francia, sotto la guida dell’Ambasciata, è impegnato a cogliere attraverso una costante azione di raccordo con gli scienziati e i ricercatori italiani attivi nell’Esagono e il rilancio della collaborazione scientifica bilaterale nell’ambito di progetti concreti e che guardano al futuro”, ha dichiarato l’Ambasciatrice Castaldo. “Centrale è l’ancoraggio europeo di questa azione”, ha proseguito l’Ambasciatrice: “l’Europa deve rimanere il nostro quadro di riferimento: la formazione delle nuove generazioni e gli investimenti europei nella ricerca restano quindi fondamentali”.

L’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata a Berlino, Alessandra Molina, nel ricordare il ruolo centrale della Germania nel panorama della ricerca europea e mondiale e gli ambiti di stretta cooperazione con l’Italia, a partire dai progetti di Horizon, ha sottolineato come la crisi pandemica abbia ulteriormente evidenziato la centralità della ricerca scientifica. “L’esempio rappresentato dallo sviluppo dei vaccini nell’ultimo anno, ha dimostrato da un lato il contributo fondamentale che deriva da un coordinamento tra le differenti discipline scientifiche e dall’altro il potenziale di una efficace cooperazione internazionale nell’ambito della quale la rete di ricercatori italiani presenti in Germania può dare un contributo rilevante”.