“La complessità dell’attuale contesto strategico di riferimento ed i rischi che si profilano alla sicurezza, ci impongono di sviluppare una capacità di adattamento alle nuove sfide e ci richiedono di proseguire all’insegna di una cooperazione internazionale sempre più efficace.
In questo senso un’Europa rafforzata, strategicamente unita e pienamente complementare alla NATO può e deve giocare un ruolo chiave per l’individuazione di soluzioni condivise, anche nel settore tecnologico, che ci consentano una sempre più adeguata capacità di risposta ma anche di anticipazione strategica. In tale quadro, l’Italia continuerà convintamente a fornire il proprio fattivo contributo – nell’ambito delle Organizzazioni Internazionali e delle iniziative multilaterali cui aderisce – per assicurare sempre maggiori livelli di sicurezza, all’Europa e agli europei”.
Così il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, concludendo il suo intervento in occasione della Berlin Security Conference, della quale l’Italia quest’anno è nazione partner, dedicata al tema “L’Europa e le sue sfide esterne: un approccio a 360 gradi in tempi di incertezza”.
A rappresentare l’Italia, oltre al Ministro Guerini c’erano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, i Vertici delle Forze Armate, nonché esponenti delle principali industrie e della ricerca del settore.
Alla conferenza è intervenuto inoltre il Generale Claudio Graziano, Presidente del Comitato militare dell’Unione Europea.
Nel suo intervento il Ministro Guerini ha tracciato il quadro dell’attuale situazione geostrategica, richiamando le diverse criticità e minacce con le quali l’Europa e i Paesi alleati si devono confrontare: dal terrorismo internazionale che continua a costituire una minaccia diffusa, anche in relazione al ritorno dei foreign fighters nei paesi di origine, ai pericolosi effetti connessi ai mutamenti climatici, che rappresentano un’ulteriore causa di destabilizzazione, aumentando i rischi di crisi umanitarie e aggravando il problema dei flussi migratori. “Ai rischi tradizionali – ha spiegato – si sono inoltre aggiunte nuove tipologie di minacce asimmetriche e ibride, particolarmente insidiose perché trasversali e in continua evoluzione”.
Da qui l’esigenza di un approccio sinergico, che veda NATO e Unione Europea pilastri della Difesa: “gli sforzi per rafforzare l’Unione Europea, passino anche attraverso il rapporto strategico tra UE e NATO, pilastri del nostro sistema di alleanze. L’Alleanza Atlantica, in particolare, rappresenta per il mio Paese l’imprescindibile punto di riferimento, in termini di dissuasione, deterrenza e difesa, contro ogni minaccia. Alla NATO tuttavia chiediamo, con decisione, di continuare ad orientare i propri sforzi in maniera equilibrata e bilanciata, rispetto a tutti i suoi compiti primari e verso tutte le direzioni strategiche, con un approccio autenticamente a 360°” ha aggiunto.
Il Ministro ha evidenziato inoltre, come, la sicurezza dell’Europa è intrinsecamente legata alla sicurezza e alla stabilità del Mediterraneo e nel Mediterraneo.
“L’accresciuta consapevolezza che lo spazio mediterraneo necessita di sicurezza partecipata dovrà poi tradursi anche nella capacità di mettere a sistema gli sforzi posti in essere in ambito ONU, UE e NATO, e valorizzare le esperienze multilaterali” ha spiegato il Ministro citando l’Iniziativa 5+5 Difesa – ma anche ADRION e DECI nella regione balcanica – che hanno dimostrato di essere un efficace strumento di partenariato strategico.