Alberto Angela annuncia la prima mostra virtuale in 3D sull’Italia ritrovata a cura di ENIT: “L’Italia come nessun paese con 3.000 anni di civiltà ininterrotti”. Sei stanze interattive per il primo esperimento italiano di innovazione 3D applicata alla cultura.
La mostra è visibile sulla piattaforma www.mostrevirtuali.enit.it.
È la prima volta che viene collegato un archivio ad uno spazio espositivo digitale in 3D senza la collocazione fisica di una mostra. Lo fa Enit-Agenzia Nazionale del Turismo aprendo virtualmente le porte del proprio archivio storico con migliaia di ritrovamenti in un’esposizione globale totalmente digitale e anche in inglese intitolata “Enit e l’Italia. Una gran bella storia”. Ad aprirla Alberto Angela che ricorda come “l’Italia abbia la maggiore biodiversità culturale presente sul Pianeta, 3mila anni di civiltà ininterrotti, cosa che gli altri Paesi non hanno. Ed è nostro dovere conservare questo patrimonio affinché arrivi integro alle generazioni future, ancora non nate e che potranno sentirsi stimolate da questi collegamenti storici. Custodire questo patrimonio vuol dire anche mettere in luce le meraviglie che lo costituiscono. Attraverso le opere del passato riceviamo valori che ci aiutano a vivere il presente per indirizzare il futuro. La missione di Enit è fondamentale per rimanere sulla stessa lunghezza d’onda delle generazioni passate” dichiara il divulgatore scientifico, conduttore televisivo Alberto Angela nel corso del lancio delle Mostre Virtuali Enit.
“La forgia dell’ospitalità italiana passa da Enit. Il turismo oggi muove l’economia ed è un’attività scientifica, settorializzata e segmentata, diventando un prodotto che coinvolge non solo fattori materiali, tangibili (trasporti, ristoranti, ecc.), ma che comprende e valorizza anche fattori immateriali, come le tradizioni, la cultura locale, il senso di appartenenza, le emozioni. Fattori che esaltando l’unicità delle località turistiche hanno un ruolo determinante sulle scelte dei viaggiatori” dichiara il Presidente Enit Giorgio Palmucci.
“L’industria dell’accoglienza segue una linea tendenziale ascendente: in 100 anni il movimento turistico è esploso da 900mila visitatori nel 1911 a quasi 64 milioni di arrivi odierni. L’apporto al sistema economico dal 1924 ad oggi è passato da 2 miliardi e mezzo di lire a quasi 42 miliardi di euro. Negli anni Cinquanta e Sessanta l’Enit entrò nel mondo del cinema per produrre cortometraggi di promozione turistica e inoltre lanciò i notiziari di settore nella Radio Nazionale sin dal 1927. Esisteva un consorzio di vendita di pacchetti turistici negli anni ’20 tra Enit e Ferrovie ad esempio“. Così il Direttore Enit Giovanni Bastianelli ricordando anche il primo presidente Enit Luigi Rava, Ministro delle Finanze e dell’Istruzione che già al tempo esaltava il ruolo dell’ambiente e dei beni culturali.
“Enit rimise in circolo la cultura: per l’ente lavorarono grafici e pittori di fama diversa e provenienti da ambienti diversi. Le pellicole dell’Enit, presentate alle maggiori rassegne del settore e realizzate con la volontà di trascendere i documentari sull’Italia allora disponibili, furono affidate ad autori d’eccezione. raccontano, tra gli altri, nel loro saluto ad Enit, gli ambasciatori internazionali che organizzeranno eventi dedicati alla mostra Enit nelle sedi delle ambasciate in giro per il mondo” dichiara la Direttrice Marketing Enit Maria Elena Rossi