Ieri sera si è celebrata in Ambasciata la “Giornata nazionale dello Spazio” che ricorre il 15 dicembre, data del lancio nel 1964 del satellite “S. Marco 1”, grazie al quale l’Italia è diventata il terzo Paese, dopo Stati Uniti ed Unione Sovietica, a mettere in orbita un satellite artificiale interamente realizzato a livello nazionale.
L’evento di quest’anno, intitolato “Frontiers of human nutrition in orbit: a journey to space and back”, svoltosi sotto forma di panel, seguito da uno show cooking, ha voluto unire scienza e gastronomia in modo da illustrare i processi di preparazione e conservazione dei cibi spaziali, ispirati alla tradizione enogastronomica italiana, realizzati con tecniche come la liofilizzazione e la termostabilizzazione per garantirne la durata e il valore nutrizionale in condizioni estreme.
Al panel hanno partecipato l’Ingegnere Cesare Capararo, Capo dei Programmi, ALTEC S.p.A e lo chef creatore di ricette per il cibo spaziale Stefano Polato, Responsabile dello Sviluppo Alimentare di Freedom GmbH, moderati dalla Dott.ssa Sara Rocci Denis, Fondatrice e CEO di EAT Freedom GmbH e il Colonello Luca Parmitano, Astronauta Capo, JSC/EAC Liaison Officer dell’Agenzia Spaziale Europea in collegamento live dal JSC Houston. Con i loro contributi hanno esaminato le sfide alimentari legate alla permanenza prolungata dell’uomo nello spazio concentrandosi sullo sviluppo di tecnologie per il cibo spaziale sostenibili per l’ambiente, mirate a ridurre al minimo gli sprechi e a preservare la qualità, il gusto e la sicurezza degli alimenti durante missioni prolungate.
L’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri per la Giornata Nazionale dello Spazio 2024 è nella sua IV edizione e ha l’obiettivo di far conoscere le ricette italiane create per le missioni spaziali, in collaborazione con la fondatrice di EAT Freedom, la Dott.ssa Sara Rocci, e lo Chef Stefano Polato.
L’Ambasciatore Varricchio, nel salutare gli invitati, ha voluto sottolineare come “la crescita economica, il benessere pubblico, lo sviluppo sostenibile, la protezione dell’ambiente, la sicurezza nazionale e il prestigio internazionale possono trarre vantaggio dal settore spaziale, che si basa completamente su tecnologie e servizi all’avanguardia”. L’Ambasciatore ha poi proseguito: “Sono tempi entusiasmanti per il settore spaziale. Le agenzie spaziali nazionali e gli attori privati stanno abbracciando una nuova visione strategica che si discosta dal concetto tradizionale di accesso allo spazio. L’Italia è estremamente attiva in questo senso, essendo il terzo contributore dell’Agenzia Spaziale Europea. Italia e Germania hanno concordato, nell’ambito del loro Piano d’azione comune, di dedicare una notevole attenzione a diversi aspetti dell’economia spaziale, tra cui la ricerca e lo sviluppo, le attività a monte, i servizi a valle e le applicazioni, la legislazione e la regolamentazione spaziale.”