Video: © Jörg Thimel
Care Italiane, cari Italiani, liebe Freunde Italiens!
Ricorre oggi la Festa della Repubblica. In questa occasione ricordiamo il referendum con il quale gli Italiani e le Italiane scelsero – con il primo voto a suffragio universale – la forma repubblicana per il governo del nostro Paese.
Celebriamo gli Alti valori sui quali la nostra comunità nazionale venne rifondata dopo la guerra e la dittatura e che sono iscritti nella nostra Costituzione repubblicana. Da quel momento, l’Italia ha saputo conquistare una posizione preminente tra le democrazie e le economie più avanzate del pianeta, suscitando l’ammirazione e l’affetto del mondo.
In questo giorno di festa i nostri pensieri vanno soprattutto ai nostri concittadini romagnoli, figli di una terra generosa e ricca di vitalità, che è stata ferita da eventi climatici devastanti. Mentre siamo tutti impegnati a prestare soccorso e a rimboccarci le maniche per la ricostruzione dobbiamo riflettere sull’ineludibile necessità di ristabilire un equilibrio tra sviluppo e ambiente per fermare la drammatica deriva verso un cambiamento climatico i cui effetti non possiamo non vedere.
Un anno fa avevo avuto l’opportunità di indirizzarmi a Voi. La guerra di aggressione russa all’Ucraina prosegue, aggravando il bilancio di morte, distruzione e sofferenza della nazione ucraina. Una realtà che poco tempo fa avremmo faticato anche solo ad immaginare.
Ma sullo sfondo di questi lutti e devastazioni possiamo già ora trarre lezioni importanti e positive. Il sistema di alleanze di cui Italia e Germania sono partecipi e protagoniste – quello europeo, transatlantico e del G7 – ha dimostrato una straordinaria capacità di resilienza e di attrazione.
Ciò vale per il forte e convinto sostegno garantito alla causa ucraina, anche attraverso lo straordinario sforzo di accoglienza riservato a centinaia di migliaia di persone alla ricerca di protezione. E vale anche per la resistenza delle nostre economie di fronte alle gravi sfide che la guerra ha portato. Questo risultato è stato reso possibile dalla forza della nostra democrazia. L’azione paziente e laboriosa di mediazione tra esigenze e interessi diversi, che produce soluzioni efficaci, concordate e di lungo periodo in un quadro di valori condivisi.
L’Ambasciata d’Italia lavora a rafforzare il partenariato e l’amicizia che uniscono Italia e Germania, fondamentali per affrontare le sfide comuni e tutelare i nostri interessi, in un contesto di sfide a volte drammatiche.
Questo esercizio può contare sulla solidità del rapporto tra le istituzioni e i governi, anche attraverso una fitta rete di incontri bilaterali; su un rapporto economico che nel 2022 ha raggiunto nuovi straordinari risultati, frutto di uno scambio fecondo di esperienze e conoscenze scientifiche e tecnologiche; su un legame culturale vitale come non mai, che il prossimo anno vedrà l’Italia “ospite d’onore” alla Buchmesse di Francoforte e al Mercato Europeo dell’Audiovisivo della Berlinale.
Ma del tutto speciale per lo sviluppo delle relazioni italo-tedesche è il contributo degli Italiani e delle Italiane che hanno scelto di stabilirsi in Germania. Di chi in questo Paese rappresenta con il proprio lavoro, con intelligenza e passione, quell’affascinante cammino di civiltà e sviluppo che è la storia italiana.
Delle moltissime famiglie italo-tedesche nate nei decenni, nelle quali si condividono quotidianamente valori, abitudini, culture, linguaggi e sapori che nutrono un nuovo sentire comune.
L’Europa unita – il progetto visionario sostenuto fin dai suoi primi passi da Italia e Germania – è soprattutto questo. L’integrazione che ne deriva è sempre più indispensabile per essere attori e interpreti nella contemporaneità, per promuovere un futuro di pace e prosperità in Europa.
A Voi tutti desidero esprimere i miei migliori auguri per la Festa della Repubblica, che festeggiamo insieme ai nostri amici e alleati tedeschi.
Viva la Repubblica, Viva l’Italia!